Anche i campioni amano guardare
le partite del Catanzaro

RTC Catanzaro Sport ha inaugurato il nuovo anno regalando ai suoi affezionati telespettatori un collegamento telefonico con un autentico campione come Alessio Tacchinardi, centrocampista per lunghi anni di una Juventus ricca di grandi giocatori e opinionista sportivo saggio e attento. Nel suo intervento è stato lapidario, convenendo con quanto detto a suo tempo dal tecnico del Pisa Alberto Aquilani: è un piacere guardare le partite del Catanzaro, per il gioco espresso, per le novità tattiche e soprattutto per lo spettacolo che viene offerto ogni settimana. I giallorossi sono sempre propositivi, affrontano ogni avversario senza paura e mostrano tutta la bellezza del calcio. In più, Vivarini riesce a far convivere i dettami della modernità con i canoni di un’altra epoca, riportando gli spettatori a riassaporare i piaceri di un tempo antico, quando la tecnica prevaleva sulla prestanza fisica e la creatività primeggiava sulla ferrea schematicità. Tacchinardi ha sottolineato come l’allenatore del Catanzaro privilegia la costruzione dal basso, l’accortezza dei movimenti sul campo, l’intelligenza nell’occupazione degli spazi, ma contemporaneamente non si affida all’asfissiante aggressività a centrocampo fondata sul dominio della fisicità, ma punta sull’eleganza, la classe e la capacità di muovere la palla. La squadra da lui allenata appare sicuramente più leggera, ma perché preferisce manovrare con la sapienza dettata dalla tecnica e affondare con il contributo della genialità dei suoi interpreti. Si stanno facendo rivivere le stagioni in cui contava saper giocare a pallone più che correre a perdifiato e mordere le caviglie agli avversari. Questo fa ben sperare per un futuro basato su giocatori di qualità, quelli che Fulvio Bernardini etichettava come “piedi buoni”, capaci di dare del tu al pallone e di inebriare gli occhi e il palato degli osservatori. Ghion ne rappresenta il simbolo più evidente, con la grazia dei movimenti e la raffinatezza dei tocchi e delle aperture. Per tutto questo, il campione juventino non ha dubbi sulla permanenza del Catanzaro nei piani alti della classifica e sulla possibilità di essere la vera mina vagante nella fase dei playoff.
Identica opinione è stata espressa da Mauro Briano, centrocampista sempre rimpianto di un Catanzaro vincente di venti anni fa, che ha evidenziato la grande sagacia della società, che ha avuto il coraggio, e la bravura, di mantenere l’intelaiatura della squadra della fantastica stagione precedente e di apportare pochi, mirati, inserimenti di giovani di prospettiva. Certo, si è intravista qualche difficoltà in fase difensiva, ma è pur vero che questa costituisce la cifra di un Catanzaro collaudato, capace di dimostrare il suo valore anche nella serie cadetta. Qualche intervento sul mercato sarà sicuramente effettuato, soprattutto per puntellare la difesa, mentre, per quanto riguarda la sostituzione di Ghion, fuori dalla mischia per infortunio per oltre un mese, si è sbilanciato nel prevedere il ricorso a qualche diverso accorgimento tattico, piuttosto che ricorrere alla ricerca di un’alternativa.
E se chi è fine intenditore di calcio apprezza e loda il campionato del Catanzaro, vuol dire che tutti noi, fervidi appassionati delle aquile giallorosse, dobbiamo godere dei risultati raggiunti ed essere fiduciosi per il prosieguo del campionato. I playoff sono alla nostra portata e chissà che questa compagine, compatta, solida, spigliata e con il cuore grande non possa regalare a sé e ai suoi tifosi un altro sogno!
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