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L’altro Pagellone: Ascoli – Catanzaro

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L’altro Pagellone: Ascoli – Catanzaro

Di Fausto Scerbo

FULIGNATI: Nulla può fare in occasione del gol subito. Per il resto non è chiamato ad interventi particolari seppur l’Ascoli prema per tutta la partita. Anche con i piedi non è messo in condizione di poter impostare come al suo solito. INCOLPEVOLE

SCOGNAMILLO: A mio avviso il migliore, ancora una volta, nel pacchetto arretrato. Non soffre particolarmente le tante offensive avversarie e riesce a contenere e respingere gli attacchi bianconeri. Peccato per l’ammonizione evitabile a gara sostanzialmente terminata. SOLITA COLONNA.

BRIGHENTI: Proprio come il compagno di reparto riesce a contenere gli attacchi avversari ed evitare un passivo peggiore. Forse avrebbe potuto leggere il taglio di Mendes nello spazio in occasione del gol, ma la velocità dell’inserimento e della conclusione sono senza dubbio di assoluta qualità. POSITIVO.

KRAJNC: Sembra fuori posizione, spaesato, e non l’esperto difensore che in realtà è. Soffre costantemente la spinta degli esterni bianconeri, in particolare dell’ex Bayeye che rimane un rebus insoluto. Ad oggi, la fascia sinistra appare un nervo scoperto per i giallorossi. INSICURO.

KATSERIS: Veniva da prestazioni incredibili ma in questa occasione toppa anche il pendolino greco. Si rende pericoloso in occasione di un colpo di testa nel primo tempo, ma per il resto non riesce mai a rendersi propositivo né a duettare con il connazionale Sounas. IMBRIGLIATO.

VANDEPUTTE: Si vede che tecnicamente è superiore agli altri in quanto i pochi cross insidiosi passano dai suoi piedi. Nel complesso, però, appare nervoso e a volte fuori dal gioco. Si accende ad intermittenza anche quando, con la sua squadra in difficoltà, dovrebbe prendere in mano le redini del gioco. Prestazione insufficiente ma almeno CI PROVA.

POMPETTI: Meglio del compagno di reparto Ghion, per quanto la sua prestazione non è sicuramente indimenticabile. Subisce fallo ogni qual volta prova a girarsi e negli spazi strettissimi fatica a far venire fuori la sua indiscussa qualità e visione di gioco. MESSO FUORI PARTITA.

GHION: Provare a giocare sempre palla a terra può essere produttivo ma a volte rischioso. Sanguinoso il pallone perso in occasione del vantaggio bianconero che inevitabilmente ne condiziona la sua partita e di conseguenza il giudizio, Anche nel resto del match, comunque, non incide e fatica a ritagliarsi uno spazio nel quale creare gioco. NEGATIVO.

SOUNAS: Subisce una quantità innumerevole di falli. Non può girarsi senza essere atterrato e pian piano non riesce neanche più a ricevere la sfera. Per un giocatore tecnico come lui è la partita peggiore che si possa affrontare. Se a questo si aggiunge l’inconsistenza di Katseris i risultati non possono che essere negativi. FERMATO.

BIASCI: Corre su tutto il fronte d’attacco, si sbatte, pressa ma non basta. Non riceve alcun pallone giocabile e nel secondo tempo viene ribattuto sull’unica occasione capitata, fortuitamente, tra i piedi. Soffre molto la mancanza del collega di reparto Iemmello ed offensivamente si vede pochissimo. LOTTA

AMBROSINO: Dopo essere stato determinante nella precedente gara non riesce ad incidere contro l’Ascoli. Ha bisogno di essere servito per rendersi utile alla causa ma di palloni giocabili ne vede veramente pochi. Dal suo canto non fa molto per provare a crearsi qualche occasione. TROPPO SOLO.

SITUM: Entra presto sul terreno di gioco vista la prova incolore di Katseris. Come il suo compagno, però, non riesce ad essere incisivo e pericoloso. Non soffre, in ogni caso particolarmente, gli attacchi avversari. TIMIDO

PONTISSO: Con il suo ingresso il Catanzaro conquista metri e prova a riversarsi nella metà campo avversaria. La sua fisicità si impone a centrocampo e da quel momento si intravede un timido barlume in un pomeriggio complessivamente scuro. TENTA DI DARE LA SCOSSA.

BRIGNOLA: Con il suo passo e la sua tecnica prova a creare qualche occasione sull’out di destra. Qualche serpentina gli riesce ma troppo poco per portare a vere e ghiotte occasioni da rete. FRIZZANTE.

D’ANDREA: Il suo inserimento serviva per creare un po’ di dinamismo e vivacità tra le linee ma anche lui è spesso fermato con le cattive dai giocatori bianconeri. Il gioco continuamente spezzettato e frammentato non gli consente di dar vita a giocate tipiche della sua classe. NON ACCENDE LA LUCE.

VIVARINI: Con la squadra in crisi di gioco rinuncia all’inserimento di Stoppa ed Oliveri (se non negli ultimi 5 minuti) a differenza di quanto solitamente fatto. Sicuramente, però, i nuovi entrati, in questa occasione, non riescono a dare la scossa. Castori riesce ad imbrigliare il gioco dei Giallorossi con un pressing asfissiante e con il susseguirsi di falli che interrompono continuamente il ritmo del gioco. Mister Vivarini, però, non riesce a trovare le contromisure. Un passo a vuoto è assolutamente concesso ma da questo è necessario ripartire con una maggiore esperienza. IMPREPARATO ALLA GABBIA DI CASTORI.

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