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Iemmello: un mito oltre la realtà

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Ma che giocatore è Iemmello! L’azione più bella di tutta la partita con il Cittadella è quella che non resterà negli almanacchi, ma certo nel cuore del popolo giallorosso: una perla strabiliante del centravanti catanzarese, con finta di destro in piena area, a pochi passi dal portiere, per saltare un difensore e conclusione di sinistro appoggiata all’angolo opposto.

Un intervento disgraziato della Sala Var, che ha individuato un fuorigioco millimetrico di La Mantia ad inizio azione, una vita prima, ha cancellato in modo funesto questo nuovo meraviglioso quadro confezionato con due pennellate dal cannoniere in casacca rossa.

Mi riservo di fare una valutazione del modo di applicare gli strumenti tecnologici, ma mi permetto di considerare soltanto che fino a questo momento in tante circostanze si è dimostrata un’autentica iattura, con rigorini, fuorigioco di spalla, di calcagno, di gomito e di punta della scarpa: non ci potrebbe essere maniera migliore per svilire la bellezza, anche estetica, del calcio!

Ma ripeto, che giocatore è Iemmello! Un marziano, che, planato con un’astronave da un altro pianeta sul manto erboso del Ceravolo, dispensa pillole di sapienza calcistica e insegna l’arte del pallone urbi et orbi.

Un calciatore di un’intelligenza calcistica fuori dal comune, che sembra vedere cose invisibili a tutti e fare sul campo ciò che è inimmaginabile anche per chi è seduto comodo sugli spalti, in un’espressione, di creare magie dal nulla. Con estrema naturalezza, come soltanto i geni possono, e sanno, fare.

Noi tifosi giallorossi dovremmo elevare una preghiera di ringraziamento al cielo, per averci dato l’opportunità di ammirare un autentico poeta del calcio, uno di quei fenomeni rari che hanno la bontà di mostrarsi ai comuni mortali per elargire i doni della meraviglia, un artista che trasmette la felicità del sublime e consente, almeno a noi, di continuare ad amare il calcio e a pensare che è lo spettacolo più bello del mondo.

Nei tre anni e spiccioli che veste la maglia del Catanzaro, il catanzarese Iemmello ci ha reso orgogliosi della nostra identità e della città in cui viviamo, perché abbiamo avuto la possibilità di rivedere l’incantesimo del cucchiaio su calcio di rigore di Totti, le finte e controfinte di Zidane, le prodezze balistiche di Del Piero e i dribbling in area di Baggio. Bagliori di classe sopraffina, esempi di luminosa creatività da fissare indelebili nella memoria e da trasmettere alle future generazioni.

Iemmello si è già accomodato nel pantheon degli eroi in maglia giallorossa. Che fortuna averne potuto godere le gesta!

CREDIT FOTO: US Catanzaro 1929

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