Ci sono calciatori che entrano nel cuore della tifoseria più di altri, non soltanto per le qualità tecniche o per l’attaccamento alla maglia, ma per il fatto di diventare parte integrante di una città e di una comunità. Si crea cioè un legame di affetto che va al di là dell’impegno sportivo, perché tocca i sentimenti e riguarda gli aspetti più strettamente umani. Stefano Scognamillo è uno di questi calciatori, che ha risposto all’amore dei tifosi con altrettanto amore, ma che ha soprattutto dimostrato di sentirsi parte di una collettività, che lo ha accolto, aiutato, protetto e sostenuto.
Forse ha influito il fatto che Scognamillo ha vissuto a Catanzaro momenti personali difficili, per fortuna superati con l’aiuto di persone dotate di grande sensibilità, o forse perché qui ha acquisito serenità di vita e consapevolezza delle proprie qualità tecniche, certo è che la città lo ha adottato come uno dei suoi figli. E lui ha risposto con dedizione alle sorti della squadra giallorossa, fino a diventarne un perno insostituibile e un simbolo di forza e sacrificio.
È stato uno dei gladiatori che hanno ridato dignità ad un popolo perduto e hanno fatto ritornare il sorriso a chi disperava di poter rivedere i palcoscenici gloriosi del calcio che conta. È stato uno degli eroi che ha gioito e pianto insieme al muro di appassionati felici stipati nella tribuna dello stadio Arechi di Salerno. E che ha continuato a scherzare nello spogliatoio e ad incoraggiare i compagni anche quando si sedeva in panchina nelle prime partite sotto la guida di Caserta. E che ha aspettato con fiducia il momento del suo ingresso in campo, da cui non si è più allontanato per tutto lo scorso campionato. Un ragazzo che, con pazienza e l’abituale allegria, ha partecipato alla splendida avventura di questi anni.
Ora, ha lasciato Catanzaro per ritornare in terra campana. Per assicurarsi un futuro immediato di maggiore sicurezza e migliori condizioni economiche. Penso che abbia fatto questa scelta con un poco di morte nel cuore. Ma, curiosamente, senza abbandonare i colori giallorossi, che continueranno ad accompagnarlo in questa nuova esperienza e che lo faranno forse sentire ancora vicino alla gente catanzarese, che di sicuro non lo dimenticherà.
Catanzaro non gli farà mancare mai il suo calore e lo accoglierà sempre con amore e gratitudine.
Ad maiora!
CREDIT FOTO: US Catanzaro 1929
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