cosenza catanzaro derby
Home News Non dimentichiamoci che è soltanto un derby calcistico, niente di più
News

Non dimentichiamoci che è soltanto un derby calcistico, niente di più

Condividi
Condividi

Colgo l’occasione per formulare i migliori auguri per il Santo Natale a tutti i collaboratori della rivista e del sito di Domenica Giallorossa, a tutte le lettrici e i lettori e all’intero popolo giallorosso. Non si fa in tempo a rivivere la nascita di Gesù che nel giorno dedicato a Santo Stefano si materializza il derby con il Cosenza, secondo un calendario che rasenta i confini dell’irrazionalità.

Il campionato, iniziato quasi a ridosso di ferragosto, con il mercato ancora aperto e le squadre ridotte ad una sorta di stazione ferroviaria, con arrivi e partenze continui, si è concesso diverse lunghe pause, per pervenire alla splendida soluzione di una giornata prevista all’indomani, nel senso letterale del termine, del Natale: una genialata pazzesca, di dirigenti che con le loro incomprensibili decisioni e le loro regole contorte stanno stravolgendo il più bel gioco del mondo.

Per inseguire le esigenze televisive, le sirene del mondo arabo, gli interessi delle multinazionali e i capricci di magnati improvvisati e di fantomatici fondi finanziari. Con l’unico effetto di considerare l’ultimo dei pensieri la passione, l’entusiasmo e i sogni dei tifosi, che, non dimentichiamocelo, sono coloro che, dagli spalti o dal divano di casa, assicurano alla fine la sopravvivenza del calcio.

E quindi, eccoci al tanto atteso scontro tra le aquile giallorosse e i rossoblu lupi della Sila con la fetta di panettone ancora da digerire e in un clima surreale a causa della totale assenza dei tifosi ospiti, che seguiranno gli eventi del S. Vito in poltrona o sui maxischermi.

Quest’ultima circostanza mi consente di fare qualche rapida riflessione. Ognuno di noi nasce e vive in un luogo che ama e a cui si sente di appartenere e di cui condivide una specifica identità. Ciò alimenta il campanilismo, ovvero l’esaltazione delle proprie radici e l’orgoglio per uomini e cose della propria terra.

E fin qui tutto va bene. Non va bene quando la fierezza municipale si traduce in disprezzo per gli altri, che produce odio e violenza gratuita, il più delle volte privi di motivazione, ma soprattutto dimentichi della cruda realtà.

Per restare all’attualità, nella quotidianità catanzaresi e cosentini, ma anche reggini, crotonesi e vibonesi, incrociano sistematicamente le loro vite, senza scontri fisici o insulti verbali, ragion per cui non si comprende per quale ragione di fronte ad una partita di calcio si debbano tirar fuori i peggiori istinti umani.

Sottolineo, inoltre, che, varcati i confini dell’antico Regno delle Due Sicilie, i calabresi, anzi i meridionali in genere, sono accomunati nello stesso calderone, senza cioè fare alcuna distinzione geografica, con connotati non proprio positivi. Questo dovrebbe farci pensare alla necessità di assottigliare le nostre differenze e valorizzare i punti di forza comuni.

Uniti nella diversità dovrebbe essere il motto ispiratore delle nostre azioni. Ben vengano, quindi, sfottò e canti goliardici, ma ricordiamoci sempre che calabresi di diversa provenienza sono stati martiri della Repubblica Partenopea del 1799, che l’unità d’Italia ha dettato il declino di tutte le Calabrie, che la fame e la miseria hanno segnato lo stesso destino di emigrazione per tutti i calabresi e che ancora oggi le scelte della politica tendono a spingere alla deriva una popolazione ritenuta un peso per la collettività italica.

Confrontiamoci, contrapponiamoci in campo e sugli spalti, ma cerchiamo di dimostrare che appartiene alla comunità calabrese nel suo complesso un patrimonio di civiltà e di umanità che rifugge da razzismo e discriminazione e considera l’altro, ogni altro uomo, lo specchio di sé. E che il cielo, il mare e la terra di Calabria sono luoghi per tutti.

Ed allora, forza giallorossi, con l’augurio di ritornare vittoriosi dalla terra dei Bruzi. Ma nella consapevolezza che questa partita è soltanto una parentesi, sportiva, nella vita di sempre. Da gustare con gioia e con il sottile sapore dell’ironia. Ma niente di più.

CREDIT FOTO: US Catanzaro 1929

Condividi

Lascia un commento

Lascia un commento

Articoli correlati
Dalla SocietàNews

Polito e Caserta bis per un nuovo anno giallorosso

Ciro Confirmatus! Polito sarà ancora il direttore sportivo del Catanzaro nella stagione...

News

La FIGC consolida il primato del Catanzaro nel ranking delle società calabresi

Il massimo organo del calcio italiano conferma il primato della U.S. Catanzaro...

News

Vandeputte e Fulignati, i due ex Catanzaro in Serie A con la Cremonese 

Appena promossi in Serie A Jari Vandeputte e Andrea Fulignati con la...

CalciomercatoNews

Primi nomi di mercato per il Catanzaro 

Via al mese di giugno e iniziano a circolare i primi nomi...