Laguna amara

Laguna amara per il Catanzaro. I “giallorossi” lottano, ma escono sconfitti dal “Penzo”, rimediando il terzo ko consecutivo.
Il 2-1 è frutto di un match molto intenso, che l’undici di Vivarini ha rischiato anche di pareggiare nel finale.
In ogni caso proprio le tre sconfitte, dal modo in cui sono arrivate, non devono generare drammi; se mai saranno necessarie delle riflessioni.
Bisognerà ad esempio capire se il calo generale sia dovuto agli infortuni ancora in corso, oppure al fatto di interpretare le gare contro avversari fisicamente più attrezzati, che quasi sempre mettono in difficoltà il reparto difensivo.
Nel contempo, però, proprio da questi tre scivoloni bisognerà trarre utili insegnamenti, considerato soprattutto che, dopo la sosta imposta dal calendario per gli impegni delle nazionali azzurre, il Catanzaro dovrà affrontare al “Ceravolo” il Cosenza. Un “derby” che in ogni caso, qualunque sia il risultato, lascerà dei segni particolari per il proseguo del campionato.
Del resto la serie B è un torneo che, come dimostrano queste prime tredici giornate, non fa sconto a nessuno. Proprio per questo, approfittando della sospensione, mister Vivarini dovrà far lavorare alacremente la squadra tutta, per oliare i meccanismi di una “rosa” che, anche in precedenza, ha dimostrato di fare tesoro degli errori commessi. Il riferimento è alla prima sonora sconfitta di campionato ad opera del Parma al “Ceravolo”. Un filo conduttore che ora dovrà ripetersi dopo i tre consecutivi ko subiti.
Una cosa è comunque necessario ribadire: non bisognerà mai perdere l’entusiasmo, soprattutto quando si tratta di una squadra come il Catanzaro, che dopo tantissimo tempo nell’anonimato, si trova ora ad essere una vera e propria realtà calcistica nazionale. Quell’entusiasmo, del resto, che attanaglia, sin dall’inizio della nuova avventura, i tifosi tutti, vero esempio di fede e di attaccamento ai propri colori, quelli “giallorossi”.
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