La famiglia di Domenica Giallorossa piange Gianni Bruni, per tanti anni raffinato e sempre rimpianto direttore della rivista. Soltanto i problemi di salute intervenuti tre anni fa lo hanno costretto ad allontanarsi dalla direzione di Domenica Giallorossa, a cui ha dato, con la cultura e la signorilità che lo contraddistinguevano, un’impronta indelebile, fatta di serietà, capacità critica e soprattutto equilibrio. Ha riunito in questa esperienza il grande amore per la sua città e quello per il calcio e dalle pagine dei fondi del direttore ha trasmesso lezioni di profonda competenza e grande professionalità. Ha continuato fino alla fine, come ha sempre fatto, da inviato di Tuttosport negli anni gloriosi del Catanzaro sul palcoscenico luminoso del calcio che conta, nelle sue diverse vesti istituzionali, come sapiente esperto di collezionismo e autore di saggi, a cantare la storia, le tradizioni e le bellezze della città dei tre colli, ma anche a sottolinearne, con lucidità, mancanze e deficienze. Con l’espressa volontà di invitare tutta la comunità catanzarese ad amarsi di più, ad amare senza riserve le pietre e i muri che avvolgono la vita di ognuno e a coltivare la memoria di uomini e cose che hanno contribuito a costruire la sua identità. Con Gianni Bruni scompare un’altra di quelle personalità che hanno insegnato ad avere una visione del futuro, ma con uno sguardo rivolto al passato, a trattare il calcio come un fenomeno sociale e culturale rappresentativo del modo di essere di un’intera collettività e a lavorare in tutti i campi per il miglioramento della città e per il bene di tutti. In silenzio e con i fatti, eretto sotto le ali dell’aquila imperiale e avvolto da un manto giallorosso, è stato un esempio di affetto e di passione per una terra che ha contribuito a far conoscere e riconoscere. Ci mancherà, ma sarà sempre vicino ai nostri cuori a seguirci e ispirarci per non perdere il senso del nostro essere profondamente catanzaresi. E inchinandoci lo ringraziamo ancora una volta, sicuri della sua presenza al nostro fianco per continuare il cammino all’insegna dei suoi ideali.
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