Gianni Brera attribuiva alla dea Eupalla il compito di sovrintendere a tutte le vicende calcistiche. Da qualche settimana sembra che Eupalla si sia accomodata sulla panchina del Catanzaro per dare un sostegno a Fabio Caserta e ai suoi calciatori.
Infatti, i giallorossi stanno vivendo un periodo non proprio brillante, visto che, dopo l’eclatante vittoria nel derby con il Cosenza, hanno inanellato tre sconfitte, di cui una casalinga, e due pareggi, per un totale di due miseri punticini. Il quarto posto, sfumato con la netta sconfitta a Cremona, è rimasto quinto, per poi diventare sesto, alle spalle della Juve Stabia, ed ora settimo, con la rincorsa del Palermo.
Eppure i playoff sono ancora lì. Nelle ultima due giornate, poi, alla sconfitta contro il Palermo hanno fatto riscontro le contemporanee cadute interne di Bari e Cesena e quella esterna della Juve Stabia, mentre la débâcle a Castellamare di Stabia è stata accompagnata dalle concomitanti sconfitte di tutte le dirette avversarie, Palermo, Bari, Modena e Cesena.
Evidentemente, quindi, la dea del calcio ha ritenuto giusto che la compagine del Presidente Noto partecipi ai playoff. E sarebbe un peccato non esaudire i suoi desideri.
L’obiettivo passa attraverso il prossimo impegno casalingo contro la Sampdoria, ma domenica non sarà sicuramente come nella passata stagione, quando il Catanzaro, ormai certo del quinto posto, si lasciò superare per 3 a 1, garantendo ai blucerchiati la settima piazza finale.
Oggi il rischio di uscire dalla zona playoff è vicino, ragion per cui non è possibile fare calcoli o concessioni, mentre dall’altra parte i liguri hanno assolutamente bisogno di punti per aspirare ad una posizione di classifica più vantaggiosa.
Ne verrà fuori una gara combattuta, forse anche nervosa, ma per la società dei tre colli, per Caserta e per tutta la squadra l’imperativo è quello della vittoria, per non gettare alle ortiche un intero campionato e per non deludere i tifosi, che hanno sempre sostenuto i propri beniamini e li hanno difesi contro tutto e tutti. Con amore, entusiasmo e passione.
Nessuna altra particolare aspirazione accompagna il cammino delle aquile, se non, forse, la vittoria della classifica dei marcatori da parte di Iemmello, che sarebbe il giusto riconoscimento per un giocatore di classe sopraffina e genialità calcistica, simbolo autentico di catanzaresità.
Per il resto, vogliamo soltanto divertirci. E poi, chissà! Ma prima, lasciamo i fantasmi fuori dallo stadio e cerchiamo di finire in bellezza.
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