Dopo dieci risultati utili consecutivi, è arrivata da Cremona una sconfitta cocente per il Catanzaro, non tanto nel risultato, che poteva essere ancora più rotondo, quanto nell’atteggiamento dei ragazzi di mister Caserta. Il tutto in una gara importante, non soltanto per mantenere il quarto posto in graduatoria, ma anche dal punto di vista psicologico, in vista del “derby” di domenica pomeriggio in programma al “Ceravolo”.
Visto il risultato dello ”Zini”, la domanda nasce spontanea: il Catanzaro è veramente dipendente da capitan Iemmello? Ragionevolmente verrebbe da rispondere no, visto l’organico numeroso e di qualità messo a disposizione del tecnico di Melito Porto Salvo. Sicuramente la sua presenza in campo infonde alla squadra serenità e continuità nella manovra in tutte le parti del terreno di gioco, evidenziando quindi come il numero nove sia un vero lusso per la categoria.
A Cremona, in ogni caso, il problema non è stata solo la fase offensiva o difensiva ma fa riflettere, invece, la mancanza di carattere nell’affrontare certe partite, determinanti, per il salto di qualità e di mentalità del “team” giallorosso.
Diciamo allora che dalla trasferta in terra lombarda l’unica cosa da salvare la si può trarre dai quasi duemila sostenitori, che non hanno fatto venir meno il loro appoggio, applaudendo la squadra tutta al triplice fischio del direttore di gara, a significare che il “poker” subito, sicuramente pesante, non deprezza in ogni caso il lusinghiero campionato fin qui disputato dalle “aquile”.
Sarà ora indispensabile archiviare questo passo falso, concentrandosi sul “derby” di domenica prossima al “Ceravolo” contro il Cosenza, dove, inutile dirlo, è da attendersi una reazione d’orgoglio.
CREDIT FOTO: US Catanzaro 1929
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