Gli innumerevoli infortuni che hanno costellato la stagione del Catanzaro necessitano di interventi radicali: chissà che l’acqua benedetta della nota località francese meta di tanti pellegrinaggi non possa dare i suoi frutti?
Nel corso di una stagione calcistica ci sta che si debbano mettere in conto gli infortuni. Rientra nella normalità per chi esercita la professione del calciatore.
Nel Catanzaro di quest’anno però tale situazione rasenta l’inverosimile se si tiene conto dei tantissimi problemi fisici che hanno tartassato la squadra e in particolare gli stessi giocatori tra i quali, diciamolo senza paura di essere smentiti, alcuni erano arrivati in città già in condizioni molto precarie.
Gli stessi erano stati portati in Calabria con la speranza di dare un contributo importante ma che purtroppo finora non c’è stato.
Il riferimento è a D’Alessandro e La Mantia arrivati l’ultimo giorno di calciomercato estivo ai quali si sono aggiunti Situm e Antonini in modo particolare. Nessuno di loro ha reso per come tutti auspicavano.
I motivi del perché di questi i continui infortuni sono stati sviscerati e trattati più volte da chi scrive nel recente passato ma ciò che si teme maggiormente adesso è che si possa concludere una stagione e disputare i play off (speriamo!) sulla falsa riga della passata stagione quando a causa della rosa corta e delle tante assenze il Catanzaro giunse alla semifinale di ritorno di Cremona con la bombola d’ossigeno attaccata non potendo competere con una squadra comunque più forte che era stata allestita per la promozione ,poi mancata a vantaggio del Venezia.
Pessimisti? Forse, ma ci atteniamo a ciò che è la situazione attuale che sta ahinoi perdurando da diverso tempo e per la quale non si riesce a trovare una soluzione se non quella di attendere pazientemente con la speranza che l’intero organico possa essere disponibile per questo ultimo scorcio di stagione.
Non entriamo nel merito della preparazione atletica o meglio delle capacità di chi cura i muscoli e la forza fisica dei calciatori ma non può essere l’età non più “di primo pelo” di parte dei calciatori su citati a generare la serie di problemi fisici di cui si sono resi protagonisti. Ciò anche in considerazione del fatto che di recente alla lista degli infortunati si è aggiunto proprio ieri anche Quagliata generando non pochi problemi sullo schieramento da mandare in campo in vista dell’imminente trasferta di Carrara.
Un consiglio alla società a questo punto ci sentiamo di darlo.
L’acqua benedetta di Lourdes ha fatto spesso miracoli e, senza voler peccare di blasfemia, un pellegrinaggio nel noto centro spirituale francese non ci starebbe male. Chissà che qualcosa possa cambiare…in prospettiva!?
CREDIT FOTO: US Catanzaro 1929
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