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Per dare una svolta servono Il coraggio della squadra e la pazienza dei tifosi

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L’inizio balbettante di questo inizio stagione dei giallorossi era in parte da mettere in conto

Che le difficoltà in questo inizio di stagione potessero esserci era più che scontato, da mettere quindi mel debito conto.

Le motivazioni? Un organico quasi completamente rivoluzionato e molto ampio che un allenatore nuovo e con un solo anno di esperienza tra i professionisti dovrà essere in grado di gestire.

Non si tratta di giustificazioni ma di situazioni reali che mister Aquilani deve affrontare per superare questo impasse che ha caratterizzato il Catanzaro delle prime tre giornate.

Ciò che sorprende invece è il perché si debba attendere l’inizio delle seconde frazioni di gioco per vedere in campo i giallorossi, la cui presenza in campo nei primi 45’ si evince solo dalla distinta che si consegna all’arbitro.

Gli approcci errati di ogni gara fin qui disputata, Coppa Italia compresa, è il leitmotiv di questo inizio di stagione che deve essere assolutamente modificato. L’aspetto positivo comunque c’è ed è dato dal fatto di non aver perso – e questo consente di mettere fieno in cascina – e dalla reazione puntuale che Iemmello e compagni hanno espresso nei secondi 45’ di ogni match, a prescindere dal risultato con il quale si sono conclusi i primi tempi.

Ma si sa, prevenire è meglio che curare.

La squadra deve dimostrate fin da subito quella “garra“ e quel coraggio inespressi nei primi 45’ che vanno a sommarsi agli evidenti, e scontati, problemi legati alla mancanza d’intesa e di amalgama tra i reparti che in più occasioni sono apparsi troppo sfilacciati.

La gestione di una rosa composta da 30 elementi, come si diceva, sarà un compito che mister Aquilani dovrà svolgere al meglio tenendo conto:

  • delle caratteristiche di ogni singolo giocatore
  • delle difficoltà della gara
  • dello schieramento tattico degli avversari.

Manovre fluide e veloci, maggiori verticalizzazioni, compattezza tra i reparti, movimenti veloci, corsie esterne maggiormente coinvolte in entrambe le fasi, specie in quella d’impostazione, sono aspetti sui quali il tecnico romano dovrà lavorare per far adottare al meglio i suoi principi di gioco.

Ciò indipendentemente dal modulo con cui schierare la squadra che sarà, crediamo per quanto visto finora, molto cangiante anche nell’arco della stessa gara.

Sulle scelte dei giocatori Aquilani ha solo l’imbarazzo ma è certo che le stesse saranno effettuate tenendo conto della politica societaria di dare cioè il giusto spazio ai tanti under che sono arrivati.

In tale ottica però pensiamo che alcuni di loro inevitabilmente troveranno meno spazio in attesa di capire se, con l’inizio della finestra invernale di calciomercato, il loro futuro sarà altrove.

I prevedibili mugugni della piazza dovranno lasciare spazio alla pazienza che si rende necessaria per i tanti motivi che abbiamo detto in quanto, specie con l’inserimento degli ultimi acquisti chiamati a far fare il salto di qualità, i vari Di Francesco, Oudin, Pandolfi…non deluderanno le aspettative.

Siamo certi che qualitativamente l’asticella si è alzata, anche rispetto all’organico che l’anno scorso era stato messo a disposizione di mister Caserta.

Già a partire dalla trasferta di Regio Emilia in programma sabato qualche cambiamento si vedrà, e non ci riferiamo solo alla formazione che scenderà in campo.

CREDIT FOTO: US Catanzaro 1929

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