Di Fausto Scerbo
PIGLIACELLI: Fornisce, ancora una volta una prestazione convincente. Forse non è prontissimo in occasione del primo gol ma la traiettoria è particolarmente insidiosa. È presente nelle altre occasioni. SUFFICIENTE
BRIGHENTI: La Cremonese ha un reparto avanzato di tutto rispetto e lui si trova in difficoltà soprattutto quando affrontato in velocità. Non commette particolari o rilevanti errori per quanto la difesa appare generalmente in affanno. IN DIFFICOLTÀ
ANTONINI: Ancora è lontano dall’essere il difensore impeccabile visto lo scorso anno da gennaio in poi. In ritardo in occasione del gol di Barbieri che decide l’incontro e ancora una volta rivedibile il suo posizionamento in alcune circostanze. AFFANNATO
BONINI: Da terzino riesce a farsi vedere in proiezione offensiva più spesso rispetto al passato ma difensivamente è responsabile del gol di Barbieri che regala i tre punti alla Cremonese. Tiene in gioco Johnsen e chiude successivamente in ritardo. ERRORE CHE PESA
SITUM: Chiude bene difensivamente le sortite avversarie e regala l’assist per il gol di Compagnon. La prestazione è complessivamente positiva per quanto si ha l’impressione che avrebbe potuto spingere un po’ di più vista la sua qualità offensiva. SEMPRE PRESENTE
POMPETTI: Un errore in impostazione nel primo tempo rischia di regalare il raddoppio alla Cremonese dopo meno di 10 minuti ma Vazquez lo grazia. Per il resto non commette particolari sbavature o errori per quanto sembri costantemente in affanno. Con questo modulo scompare un po’ in fase propositiva. LOTTA
PETRICCIONE: Ha, come sempre, il compito di gestire i ritmi e il gioco dei giallorossi. Fatica, però, vistosamente nel centrocampo a due interpreti in quanto la fase di interdizione richiede un enorme dispendio di energie. Nonostante tutto rimane tra i più positivi del Catanzaro a dimostrazione della sua immensa QUALITÀ
COMPAGNON: In questo momento è l’unico in grado di dare una scossa al Catanzaro. Il gol realizzato è la ciliegina sulla torta di una prestazione molto positiva ricca di corsa, spunti e pericoli per la difesa della Cremonese. È il punto da cui ripartire. RISORSA
D’ALESSANDRO: Poco presente in attacco, appare scarico, timoroso, nel complesso fuori forma. Caserta punta molto su di lui e lo aspetterà, ma ad oggi i giallorossi iniziano ad avere urgente bisogno di punti e risultati. FUORI FORMA
IEMMELLO: Non era in formissima ma è lanciato ugualmente dal primo minuto. Ancora una volta agisce a supporto di Biasci ma sembra ancora un po’ spaesato. La qualità è indiscussa, al di là del gol l’azione più pericolosa la crea lui con un tiro che si spegne di poco a lato, ma è ancora lontano parente di quel giocatore ammirato lo scorso anno. NOSTRA SPERANZA
BIASCI: Continua ad apparire a disagio nel ruolo di prima punta con dietro tre giocatori offensivi. Non si rende mai pericoloso e sembra correre a vuoto in cerca della posizione a lui più congeniale. SPAESATO
PAGANO: Entra per agire da mezz’ala e di colpo i giallorossi sembrano acquisire fiducia. Calcia benissimo da fuori con il pallone che esce di pochissimo a pochi minuti dal suo ingresso, mettendo in mostra il talento cristallino di cui abbiamo bisogno. POSITIVO
CASSANDRO: Entra per consentire il ritorno al 352. Rimane molto bloccato in difesa per quanto il Catanzaro poco lo cerchi sulla corsia. È bravo in fase di copertura ma non regala particolari sussulti. PROVA INCOLORE
PITTARELLO: In questo momento il Catanzaro non può prescindere dalla sua esuberanza e potenza fisica. Lotta tenacemente, mette in difficoltà gli avversari ed è in grado di fare reparto da solo. Mi chiedo solamente perché non proporlo dal primo minuto nel ruolo che sicuramente è più congeniale a lui che a Biasci. POTENTE
SECK E KOUTSOUPIAS: Poco più di 10 minuti sono troppo pochi per poter valutare la prestazione di due ragazzi che hanno voglia e gambe per potersi meritare qualche minuto in più: NON GIUDICABILI
CASERTA: Prova ancora a giocare con il 4231 ma la fase offensiva è praticamente assente e il centrocampo a due fatica a filtrare costantemente le offensive avversarie. Va un poco meglio quando si passa al 352 nell’ultima mezz’ora, ma il Catanzaro sembra una squadra totalmente priva di identità. Urgono accorgimenti rapidi che possano portare ad un netto e definitivo cambio di rotta. CRISI?
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