L’altro pagellone: Bari – Catanzaro
di Fausto Scerbo

FULIGNATI: Non subire gol dopo svariate settimane deve essere stato emozionante, ma il nostro estremo difensore, oggi, come quasi sempre, ha regalato una prestazione di assoluto livello. Sempre presente quando chiamato in causa, mai timoroso quando si tratta di proporsi per giocare il pallone. CERTEZZA
BRIGHENTI: Dopo l’ultima uscita non era facile né scontato fornire una prestazione di livello come quella con i galletti. La fasciatura in testa a seguito di uno scontro non sembra turbarlo ma anzi caricarlo. Dopo l’ammonizione ricevuta ad inizio ripresa non rischia nulla, ma, se possibile, alza ancora più il livello suo e del reparto. LEADER
ANTONINI: Nessuno si meraviglia più per le prestazioni del giocatore brasiliano. Argina le offensive avversarie puntualmente giocando spesso di anticipo. Sfrutta tutti i suoi centimetri sulle palle aeree e limita al minimo i rischi per la porta di Fulignati. ROCCIOSO
KRAJNC: Il classe 94 mette in mostra tutta la sua esperienza e sfodera una prestazione da difensore di livello. Giganteggia in area di rigore dall’alto dei suoi 188 cm e nella sua zona di competenza le offensive sono ridotte al minimo. Vivarini lo ha sempre considerato una pedina importante e lui contro il Bari ripaga la fiducia. RITROVATO?
SITUM: Seconda prestazione difensivamente impeccabile per l’esterno croato. Spesso puntato ma mai superato dal diretto avversario è bravo ad arginare gli esterni Baresi. Anche sui molteplici cross dentro l’area è sempre ben posizionato a presidio della sua zona di competenza. IMPRESCINDIBILE
VANDEPUTTE: Apre le danze con una punizione magistrale sotto la nebbia, vede e disegna calcio ogni pallone che tocca. Di intelligenza e tecnica fuori categoria mister Vivarini non si priva dell’esterno belga neanche un minuto. STRATOSFERICO
VERNA: Confermato titolare dopo la precedente gara esce tra gli applausi del pubblico di fede giallorossa che da anni ne apprezza l’impegno, la grinta e l’attaccamento alla maglia. Eccellente in interdizione, imposta meno del compagno di reparto ma si occupa di tutto il lavoro sporco. LOTTATORE
PETRICCIONE: Ha preso, oramai, le redini del centrocampo giallorosso. Prova a dettare i tempi di gioco come al suo solito ma, man mano che i Galletti prendono campo, è costretto a compiti più di rottura che di impostazione. La regia rimane, in ogni caso, di assoluta qualità ogni qual volta prende palla. È di supporto per la difesa in fase di gioco dal basso, tutte le azioni in superiorità numerica partono da sue idee. MAESTRO
SOUNAS: Altra gara leggermente sottotono per il trequartista greco. Non riesce a trovare la posizione giusta nel campo e a partecipare attivamente alla fase offensiva. Soffre un po’ anche l’alzarsi del baricentro dei baresi dopo il vantaggio giallorosso. Viene sostituito ad inizio ripresa. CALANTE
AMBROSINO: Il posto al fianco di Iemmello è, per il momento, il suo e ciò non sembra in discussione. Molto bravo con i piedi ad avviare l’azione, potente fisicamente e rapido nella corsa. Ha tutto per poter diventare un giocatore di categoria superiore. Nel momento più complesso del Catanzaro subisce un’infinità di falli contribuendo ad alleggerire la pressione e ridare coraggio ai suoi. TALENTUOSO
IEMMELLO: Raggiunge la doppia cifra di gol realizzati, lotta ed illumina per 90 minuti. Rende semplice un gol che lo è tutt’altro. Sono in esaurimento gli aggettivi per un campione che sembra non aver raggiunto le vette del calcio nazionale perché il fato voleva renderlo Salvatore, Zar, Idolo della sua città Natale, insomma protagonista di una favola e di un sogno che sembrava impossibile. PRINCIPE AZZURRO
OLIVERI: Subentra ad inizio ripresa a Sounas. Si piazza sull’out di destra e prova a farsi vedere con qualche spunto interessante. Nel complesso disputa una partita sufficiente contando che per gran parte del secondo tempo il possesso palla è nei piedi degli avversari. SUFFICIENTE
MIRANDA: Rileva Antonini nel momento in cui la pressione del Bari è più intensa, si schiera al centro della difesa e risponde presente ogni qual volta è chiamato in causa. Gioca con sicurezza e sfrontatezza da leader. Non appare mai particolarmente in difficoltà . CONCENTRATO
POMPETTI: Entra perché garantisce più dinamismo rispetto a Petriccione ed infatti scherma costantemente le offensive centrali degli avversari. Dimostra di avere classe e visione di gioco importanti quando regala a Iemmello il pallone del definitivo 2 a 0 che spegne le velleità baresi e regala un finale tranquillo ai giallorossi. CENTROCAMPISTA TUTTOFARE
D’ANDREA: Poco più di 10 minuti per il fantasista Giallorosso che entra subito dopo il raddoppio giallorosso. Ha poche possibilità di mettersi in mostra ma è sempre bravo ed intelligente nella gestione della sfera. IN FIDUCIA
PONTISSO: Subentra a Verna e rimane in campo giusto il tempo di recuperare qualche pallone e provare a guidare qualche ripartenza sfruttando la sua fisicità . INGIUDICABILE
VIVARINI: Altra vittoria importantissima per la guida Giallorossa. Dimostra che la squadra è pronta anche a soffrire e reggere l’urto avversario senza subire gol. Nonostante l’assenza di Scognamillo e Veroli in difesa, sono evidenti i segnali positivi a riprova del lavoro costante dello staff. La squadra è dalla sua parte, chi subentra è pronto a garantire un rendimento alto, il morale è alle stelle. Spesso, gestire lo spogliatoio è più importante della squadra in campo e Vivarini, anche in questo, sta dimostrando di essere un MAESTRO
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