Il ritorno di un felice passato

Il Catanzaro della stagione 1984-85, quello allenato da Giovan Battista Fabbri, vincitore del campionato di serie C, è riemerso nei ricordi di Antonio Sassarini, libero di quella squadra, collegato via skype nel corso dell’ultima trasmissione di RTC Catanzaro Sport. È stata rievocata la forza di quella rosa, ma è stato sottolineato anche il gioco spumeggiante, e moderno, espresso in quel campionato dai giallorossi. È stato rievocato il cammino in quel torneo, caratterizzato da quattro vittorie consecutive iniziali e punteggiato dalle due vittorie interne contro Reggina e Cosenza e dalle decisive prestazioni positive contro Palermo e Messina. Un meritato successo con l’immediato ritorno in serie B di una squadra che poteva contare su un portiere guascone, ma forte, come Bianchi, una difesa solida, affidata a Destro, Cascione, Imborgia e Sassarini, sulla personalità e le qualità tecniche di Gregorio Mauro, sulla sapienza tattica di Bagnato e il dinamismo di Iacobelli e Pedrazzini, ma soprattutto sulla capacità realizzativa di un ariete come Pino Lorenzo. Sassarini si è soffermato proprio sul centravanti catanzarese per esaltarne la potenza fisica e il fiuto del goal; ha rammentato come fosse capace di fare reparto da solo e di come fosse provvisto della grande capacità di andare a rete da qualunque posizione e in qualsiasi modo, di testa, di destro, di sinistro, in acrobazia.
Nella stessa serata è stato effettuato un collegamento anche con Franco Iacopino, storico dirigente della Reggina, transitato anche da Catanzaro, dove, nonostante fosse apostrofato come “u riggitanu”, è riuscito ad ambientarsi in breve tempo e a dare un importante contributo di serietà e professionalità. Sollecitato sul torneo del Catanzaro, ha evidenziato come la compagine del presidente Noto, grazie alla bravura e alla competenza di Vivarini, ha giocato fino a questo momento il migliore calcio della serie B. Ha avuto l’intelligenza di non smantellare la squadra che ha dominato in Serie C e di avere provveduto ad alcuni innesti mirati, puntando soprattutto sulla valorizzazione di alcuni giovani di prospettiva. Non ha mancato poi di profetizzare che il Catanzaro sarà la mina vagante dei play off, che affronterà sicuramente con serenità, ma con l’entusiasmo che deriva dal sostegno di un’intera città. Non sarà facile affrontarlo, anche perché qualsiasi risultato, all’inizio insperato, risulterà comunque un successo per società e tifosi.
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