L’impegno e la professionalità di Manuel Soluri hanno reso straordinaria la puntata del 3 giugno della trasmissione RTC Catanzaro Sport, per la contemporanea partecipazione del presidente dell’US Catanzaro Floriano Noto e del sindaco della città Nicola Fiorita.
Il Presidente Noto, sollecitato dalle domande dello studio, si è soffermato su una pluralità di temi di particolare interesse per l’intera tifoseria. Con l’abituale garbo e la consueta signorilità, ha chiarito come l’interesse primario della società è il mantenimento della categoria, attraverso una gestione fondata sulla sostenibilità economica e l’attenta programmazione.
Il Catanzaro non può competere finanziariamente con compagini sostenute da fondi stranieri o da gruppi multinazionali, ragion per cui ha necessità di operare in modo oculato sul mercato, anche sacrificando i calciatori che si sono messi in mostra e hanno moltiplicato il loro valore.
In questo contesto si inserisce il programma societario di valorizzazione del settore giovanile, che passa attraverso l’acquisizione di strutture sportive sul territorio, ma soprattutto con la pianificazione della realizzazione di un centro sportivo nella cintura più prossima alla città, capace di ospitare diversi campi da gioco, una foresteria, un luogo di ritrovo e strutture mediche e sportive e permettere una localizzazione unica di accoglienza di tutte le squadre. Il progetto, ha precisato il presidente Noto, acquista ora maggiore consistenza, perché, in coincidenza con il raggiungimento della serie B, diventa più praticabile la possibilità di far fare esperienza ai giovani giallorossi nel torneo di serie C, soluzione non facilmente percorribile in precedenza.
Non sono mancati alcuni passaggi sulla stagione agonistica appena conclusa e, ovviamente, sulle strategie da attuare nell’immediato futuro. Il presidente Noto ha manifestato piena soddisfazione sul campionato del Catanzaro, grazie al raggiungimento dei playoff e la disputa ancora una volta della semifinale: un traguardo che è andato al di là delle aspettative, ma che ha dimostrato di nuovo la solidità societaria, la compattezza tecnica e la partecipazione entusiasta della tifoseria. Al riguardo ha sottolineato che è stata presa coscienza dei punti critici intravisti nel corso dell’anno, con l’individuazione degli interventi necessari per un ulteriore miglioramento, sul piano delle scelte di mercato, come anche dal punto di vista della preparazione atletica e della gestione della rosa.
Per quanto riguarda la programmazione della nuova stagione è stato ribadito l’impegno alla costruzione di una squadra all’altezza delle difficoltà del torneo cadetto ed è stata manifestata completa fiducia nella definizione dell’assetto tecnico. A tale proposito, Noto ha rivelato come già l’anno precedente, quando si profilava qualche dubbio sul rinnovo del contratto di Vincenzo Vivarini, il direttore sportivo Magalini aveva proposto Caserta come prima scelta alternativa. Sicché l’arrivo del tecnico calabrese sulla panchina del Catanzaro è apparso quasi del tutto naturale.
La presenza del sindaco Fiorita ha consentito poi di chiarire tempi e modi dei lavori riguardanti l’ammodernamento dello stadio Ceravolo, che dovrebbero interessare in primo luogo la curva, con disagi che si spera di contenere entro limiti accettabili, per poi concentrare l’attenzione sulla tribuna coperta e la risistemazione della tribuna stampa. Il sindaco ha precisato che il finanziamento di 10 milioni di euro ad opera della Regione non permette di procedere alla realizzazione di un nuovo stadio, ma assicura un sicuro miglioramento della struttura esistente ed anche un aumento della capienza complessiva.
Le notizie rassicuranti pervenute nel corso della trasmissione sono state parzialmente confermate nei giorni successivi. In tempi rapidi è arrivata, infatti, la conferma di Ciro Polito quale direttore sportivo, ma, proprio nel momento in cui scriviamo giunge la notizia, abbastanza inaspettata, della possibilità che Fabio Caserta possa non rinnovare il contratto, per accogliere la proposta proveniente da altra società di serie B.
È d’obbligo, quindi, a questo punto, una rapida considerazione, con riserva di approfondire la questione. Nessun dubbio che l’arrivo a Catanzaro di Fabio Caserta è stato accompagnato da remore e mugugni. Ma è altrettanto vero che la tifoseria, con la curva Capraro in testa, ha sempre assicurato un sostegno incondizionato al tecnico e una vicinanza affettiva che lo ha spinto a lavorare con la massima serenità e a pervenire ad un lusinghiero, ed impensabile, risultato.
Detto questo, non siamo a conoscenza delle ragioni a base del possibile divorzio tra allenatore e società, ma di una cosa siamo certi: Catanzaro e il Catanzaro hanno non solamente dato fiducia all’allenatore Caserta, ma hanno anche espresso tutto l’aiuto e la solidarietà possibili all’uomo Caserta. E questo dovrebbe essere ricordato quando si compiono delle scelte. E poi si dovrebbe rammentare che nella piccola e ventosa città dei tre colli si respira un’atmosfera magica, che avvolge tutti coloro che si rivestono dei colori giallorossi: ed è questo ambiente, carico di passione ed entusiasmo, a garantire percorsi vincenti, perché capace di riscaldare menti e cuori in un unico abbraccio d’amore. Già qualcuno nel recente passato lo ha dimenticato. Sbagliando.
Da tempo abbiamo capito che tanti valori umani esulano dal mondo del calcio, ma non finiremo mai di sperare che anche nel calcio gli affetti possano contare più dei concetti e il senso di appartenenza collettiva possa prevalere sugli interessi egoistici. Si tratta di retaggi, superati, del passato? Forse. Ma non sempre quello che è nuovo è meglio, e poi al realismo crudele dell’indifferenza continuiamo a preferire l’utopia dei sentimenti.
CREDIT FOTO: US Catanzaro 1929
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