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Fiducia e sostegno a Caserta

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FOTO: US CATANZARO 1929

Quando si giudica un allenatore, un giocatore, un direttore sportivo o chiunque pratichi professionalmente il mondo dello sport e in particolare del calcio, è necessario precisare che non si tratta mai di attacchi personali o che esulano da quello che è il contesto attuale e dai risultati attualmente ottenuti. Prendendo ad esempio la nostra vecchia conoscenza Vivarini, a Frosinone potranno dire che è incapace, incompetente, da sostituire immediatamente (come avvenuto), mentre la scorsa stagione veniva osannato dai tifosi catanzaresi nonché dai cronisti di calcio di tutta Italia ed oltre.

È chiaro che Vivarini non è un genio del calcio, ma non è neanche un assoluto incompetente arrivato ad allenare in serie B per chissà quale volontà divina. Lo stesso discorso vale per Caserta. Il mister ha, a mio avviso, dimostrato una certa testardaggine nel volere imporre le proprie idee ad una squadra che fatica a farle proprie. Il gioco, i risultati, i punti fatti, le statistiche parlano chiaramente di un Catanzaro che fatica a dare il meglio con i moduli da lui prediletti. Quello che però può distinguere una persona chiusa e poco incline a mettersi in discussione rispetto ad uno capace di osservare, analizzare e riprogrammarsi è proprio la capacità di imparare a trarre benefici dagli errori e da ciò che la realtà prospetta.

Il Catanzaro visto a Bari è un Catanzaro diverso, unito, convinto, a tratti spregiudicato ma assolutamente coraggioso. La squadra ha cercato i tre punti fino all’ultimo secondo disponibile e questo atteggiamento non può che essere il preludio di un periodo di crescita. Il Caserta visto prima di Bari mi era apparso incapace di dare una scossa a questa squadra trovando degli equilibri diversi da quelli ricercati finora. Ma dopo Bari ho avuto l’impressione che qualcosa si sia mossa. Abbiamo mantenuto il possesso palla più degli avversari, terminato la gara con sette tiri tentati verso la porta avversaria, giocato a viso aperto cercando di portare a casa i tre punti. A me questo basta per dare fiducia al nostro mister.

Per riaprire uno spiraglio che io stesso avevo chiuso, convinto che non ci fosse alternativa al cambio di timoniere per i nostri Giallorossi e che altro non si stava facendo che prolungare un’agonia solo in virtù di pareggi fortunosi e non sempre totalmente meritati. Criticare mister Caserta dopo la gara di Bari è, perciò, assolutamente ingiusto e ingeneroso, visto che la squadra messa in campo ha dimostrato di essere unita e vogliosa di uscire dalle zone basse della classifica. Oggi più che mai noi tifosi dobbiamo essere dalla sua parte e a sostegno della società e della squadra.

Il Catanzaro visto a Bari, però deve essere il punto di svolta per l’inizio di un nuovo campionato, più consapevole e più coraggioso. Il campionato è ancora lungo e la classifica stretta, il tempo per iniziare un nuovo cammino c’è tutto, ma è arrivato il momento di iniziare. Diamo fiducia ai ragazzi, diamo fiducia alla società e iniziamo a sostenere fortemente il mister, perché, in fondo, anche lui sta dimostrando di poter mettersi in discussione per il bene del Catanzaro

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