Anche quest’anno il Catanzaro è approdato ai playoff. All’inizio della stagione tutti speravano in una salvezza tranquilla, e nulla più; con il trascorrere delle giornate la squadra è apparsa sempre più solida, con una ben precisa identità, capace di entusiasmare per il gioco e per i risultati. Dopo la vittoria inconfutabile nel derby con il Cosenza, un periodo di appannamento, e forse anche di appagamento. Quando, però, l’obiettivo playoff si è palesato imminente, e a rischio, l’intero gruppo si è ricompattato e la vittoria contro la capolista Sassuolo è stata il giusto riconoscimento per l’impegno, il lavoro e la determinazione dei ragazzi di Caserta.
Noi di Domenica Giallorossa ci abbiamo creduto fino in fondo, anche quando sono ricominciati i mugugni e le critiche ingiustificate. Lunedì scorso nello studio di RTC Catanzaro Sport tutti eravamo sicuri che i giallorossi avrebbero disputato a Reggio Emilia una partita gagliarda e non si sarebbe perso. La vittoria albergava nel cuore più che nella mente, ma nel momento in cui, nel primo tempo, la difesa ha risposto con lucidità e le occasioni da rete per i forti avversari si sono ridotte al minimo, la speranza di un esito positivo è diventata più evidente. Il desiderio di rivincita di Biasci e la bravura di Pigliacelli hanno fatto il resto.
A Mantova si giocherà con serenità e leggerezza, per ottenere una posizione favorevole e affrontare il primo turno al Ceravolo. I playoff saranno una festa, perché tutto quello che arriverà sarà un di più: i tifosi continueranno a divertirsi e gli uomini in casacca rossa, con il loro condottiero, si abbandoneranno all’abbraccio del pubblico, gioioso e orgoglioso per il regalo di un’altra stagione di vertice.
Ringraziamenti sono dovuti alla società, che ha creduto in un progetto fondato sulla serietà e la lungimiranza, all’allenatore, che, con umiltà e convinzione, ha costruito una compagine di sicura affidabilità, ai calciatori, che non si sono mai abbattuti di fronte alle difficoltà, a alla tifoseria, che ha sostenuto, con amore e passione, i propri beniamini e non ha mai avuto tentennamenti.
Permettetemi un pensiero particolare per Pietro Iemmello, che non sta di certo attraversando un periodo tranquillo, ma non ha perso il sorriso e con la sua sola presenza è stato capace di trasmettere sicurezza, ma anche di infondere il senso di appartenenza ad una comunità. A lui è dovuto un profondo sentimento di riscatto per una città che ha ricominciato a credere in se stessa e a sentirsi protagonista di un presente più luminoso e di un futuro in costruzione. Le pietre e i muri di Catanzaro da qualche anno ci appaiono più belli e il popolo catanzarese, che ha ritrovato unità, sembra volersi più bene.
Che meraviglia! E come avrei voluto che tutto questo fosse stato vissuto da chi non c’è più. Ma sono sicuro che lo hanno visto e stanno sorridendo insieme a noi.
Lascia un commento