E’ arrivato sabato scorso dal “Ferraris” di Genova l’undicesimo pareggio stagionale del Catanzaro, il quinto consecutivo.
Rimandato quindi l’appuntamento con i tre punti, che mancano da ben cinque turni di campionato.
Ma proprio dalla gara con la Sampdoria, pareggio a parte, sono arrivate notizie confortanti per ciò che concerne la prestazione della squadra, che comunque ha creduto sempre nelle proprie possibilità, decisa a rimontare per ben due volte il risultato e addirittura a ribaltarlo. Sicuramente paga l’inferiorità numerica per l’espulsione di Pompetti, così come paga l’ingenuità, chiamiamola così, della difesa in occasione del pareggio definitivo.
Un incontro, in ogni caso, che l’undici di Caserta poteva vincere, così come spesso accade nel calcio poteva anche perdere, se è vero, come è vero, che l’ex cosentino Tutino non è riuscito, inspiegabilmente, proprio sui titoli di coda, ad appoggiare la sfera alle spalle di Pigliacelli, per il quasi certo 4-3.
Un pareggio, quello appunto di Marassi, che allunga comunque a nove gare la striscia di imbattibilità di Iemmello (un “Re” Pietro davvero stratosferico) e che porta la compagine “giallorossa” a quota 17 per ciò che concerne la classifica, ad appena due punti dalla zona play-off e ad altrettanti da quella play-out.
“Siamo arrabbiati e rammaricati per la non vittoria, che meritavamo per quello che abbiamo fatto nel corso dei novanta e passa minuti”.
Queste le parole di “mister” Caserta nella conferenza post gara, che si è detto fiducioso per questo finale del girone di andata.
Arriverà, allora, domenica, nel match interno contro il Brescia la tanto agognata vittoria? Al campo, come al solito, l’ardua sentenza.
CREDIT FOTO: US Catanzaro 1929
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