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Un pari dal sapore diverso dagli altri

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Il pareggio ottenuto a Bari a seguito di una buona prestazione potrebbe rappresentare l’inizio di un nuovo campionato

Una rondine non fa certo primavera ma se il cielo fosse perennemente nuvoloso neanche uno solo di questi volatili si vedrebbe all’orizzonte nel cielo di Catanzaro che dopo la gara di Bari appare leggermente luminoso. E la rondine tanto attesa è arrivata al termine della trasferta in terra pugliese.Concedeteci questa metafora ma la gara di venerdì scorso ha rappresentato proprio questo.

I primi segnali di ripresa si sono visti in primis grazie ad una mentalità diversa – approccio alla gara più aggressivo – a cui ha fatto seguito un gioco accettabile che fino alla gara precedente non avevamo avuto modo di vedere. Manovre più fluide e palla smistata in modo veloce senza quei lanci lunghi spesso prevedibili che potrebbero essere utilisolo in circostanze particolari ma non in modo costante. Finalmente a Bari un Catanzaro più spigliato e maggiormente convinto dei propri mezzi che non ha per nulla sfigurato al cospetto di una squadra ben organizzata reduce da 6 risultati utili consecutivi.

I pugliesi hanno dimostrato di poter tranquillamente insediarsi nella zona play off mantenendola grazie anche al contributo di elementi di sicura affidabilità ed esperienza come Falletti, Lasagna, Sibilli (già in rosa lo scorso anno) e tanti altri che l’ex DS Magalini ha portato nel capoluogo pugliese. E il Catanzaro? Ha voltato pagina, almeno da ciò che ha espresso a Bari e ci si augura che la prestazione possa migliorare per poi essere mantenuta con la continuità che i tifosi pretendono per evitare sofferenze e soprattutto per dare un’identità di gioco che ancora, diciamolo chiaramente, non è stata ancora raggiunta.

A proposito di prestazione lo avevamo scritto nei giorni che hanno preceduto il match di Bari che se non ci fosse stata difficilmente si sarebbe potuto ottenere un risultato positivo.

Non è stata la vittoria ma Iemmello e compagni ci hanno comunque provato sfiorandola in più occasioni non solo con lo stesso capitano che ha fallito un’occasione che definire ghiotta sarebbe riduttivo, ma anche con quanti hanno FINALMENTE provato il tiro sfiorando in qualche occasione lo specchio della porta.

Fiducia dunque verso questi ragazzi e per il lavoro che mister Caserta dovrà portare avanti affidandosi a coloro che a Bari hanno dato ampie garanzie sulla loro tenuta.

I vari D’Alessandro – che a Bari ha fatto la differenza da quando è subentrato – , La Mantia e Coulibaly tra tutti sono più che pronti per essere chiamati in causa dal 1’ per far parte di quei 7-8 elementi da cui ripartire per allestire la formazione-tipo da non stravolgere partita dopo partita.

Il tempo degli esperimenti, giunti alla decima giornata, dovrebbe essere terminato!

La rondine si è vista, restiamo in attesa che venga raggiunta dallo stormo.

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