“Pompetti… Pompetti…” è il grido che si alza dallo stadio quando Marco entra in campo con le stampelle prima di Catanzaro-Sudtirol. Le stampelle servono solo per un sostegno nei punti più insidiosi, Marco già cammina e prova a bruciare le tappe per essere al più presto pronto per la causa Catanzaro.
Il pubblico gli vuole bene, ha sofferto con lui per l’infortunio e al rivederlo gli tributa una standing ovation meritata, che vale prima per l’uomo che per il calciatore. Pompetti è fortemente apprezzato in città per le sue qualità umane, sempre affettuoso e disponibile che mai si tira indietro a una foto o il consueto autografo.
Poi c’è il calciatore, stimato e apprezzato tra i professionisti e in quella Serie B dove ormai è un veterano dopo la consacrazione dello scorso anno. Poi è arrivato l’infortunio dopo il contesto con Hasa del Napoli, che ritroveremo in Serie B con la Carrarese dopo un’operazione finale di mercato, che ha rallentato la corsa.
Si solo rallentato perché Pompetti non si è mai fermato e dalle parole del DS Ciro Polito abbiamo capito chi è Marco Pompetti per il Catanzaro, per lo spogliatoio e ha dettato a larghi tratti le linee del recupero. Dopo aver tolto i punti e iniziato la riabilitazione, Pompetti completerà il recupero finale provando a rientrare in gruppo per novembre. Il che, senza intoppi, è assolutamente possibile naturalmente seguendo la tabella di marcia e senza forzare la mano. Recupero pieno al cento per cento e a disposizione di mister Aquilani, che stravede per il 21 giallorosso, quando si è totalmente pronti.
Marco scalpita ma è paziente, è giocatore anche in questo, nella forza mentale che devi accrescere per stare a questi livelli. Non ha rancore con Hasa per quanto gli è accaduto, non è un sentimento che gli appartiene, è andato avanti, sa che fa parte del mestiere e ha la mente rivolta al pieno recupero. Col Sudtirol ha voluto stare accanto ai suoi compagni, non ce la faceva a restare a casa.
E via in macchina da Pescara per stare accanto a Pietro e i ragazzi. Poi quegli applausi, quei cori, gli occhi un po’ lucidi, gli abbracci ai dirigenti, allo staff, agli amici di Catanzaro. Finalmente è tornato il sorriso. Marco Pompetti è tornato!
Le parole al miele per Pompetti del direttore sportivo del Catanzaro Ciro Polito confermano il 21 come un uomo simbolo della squadra che tutti aspettano: “Marco si è fatto male durante il ritiro. Il suo infortunio purtroppo è capitato. Io mi auguro che Marco arriverà presto. Sta procedendo bene e magari a novembre è già con la squadra. Novembre è dietro l’angolo, ci vuole un attimo e quando torneranno i ragazzi dalle nazionali saremo molti di più. Lo aspettiamo con grande affetto, è un ragazzo che ha dato tanto a noi e siamo rimasti malissimo. Il vuoto di Marco è pesante, non è facile sostituirlo perché qualsiasi cosa avresti fatto non era Marco Pompetti. È la verità!”.
Anche il nuovo acquisto Di Francesco ha belle parole per Pompetti e ne racconta un curioso aneddoto: “Conosco benissimo Marco Pompetti. È di Pescara come me. Quando eravamo più piccoli giocavamo a calcio tennis nel periodo estivo”. Un Pompetti ben voluto da tutti e di cui ci si aspetta un pronto ritorno al top della condizione per continuare a sognare insieme.
CREDIT FOTO: US Catanzaro 1929
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