Il ritorno in campo del Catanzaro, dopo la sosta per le nazionali, sarà contro il Padova, al Ceravolo, domenica ore 19.30. Il pre-sosta è stato complesso per i giallorossi, poiché la serie di pareggi ha portato del malumore, ampliato dalla prima sconfitta stagionale arrivata per mano del Monza, 2-1, che ha confermato e sottolineato ancora di più la crisi della squadra di Aquilani.
L’equilibrio è precario, c’è chi pensa che quella di domenica possa essere l’ultima chance per il tecnico romano, nonostante la fiducia rinnovata della dirigenza, ma è certo che la gara del Ceravolo è un crocevia per la stagione del Catanzaro, al quale non è più permesso sbagliare.
L’avversario
L’inizio stagionale del Padova è segnato dalla discontinuità di risultati: fino ad ora, in 7 gare disputate, 3 sconfitte, 2 vittorie e 2 pareggi. Numeri che sottolineano come la squadra sia ancora alla ricerca del giusto equilibrio per trovare continuità.
La squadra di Andreoletti lo scorso anno è stata perfetta, andando a vincere il girone A di Serie C, tornando così in cadetteria dopo 7 anni dall’ultima apparizione; il mercato estivo ha portato qualche colpo ruba copertine, come quello di Kevin Lasagna, e la conferma di alcuni giocatori chiave, come quella di Bortolussi.
Al Ceravolo i biancorossi cercheranno di mettere da parte la delusione assimilata nell’ultima gara disputata contro il Bari al San Nicola, dove gli uomini di Andreoletti erano stati padroni del campo per 70 minuti, giocando in modo ordinato e passando in vantaggio al 50’ con la rete del solito Bortolussi, fino all’espulsione di Capelli e il conseguente rigore realizzato da Moncini, che ha cambiato la partita in favore dei galletti, vittoriosi grazie alla rete nel finale di Cerri.
Nonostante siano solo 7 le giornate passate, e quindi la classifica resta ancora molto corta, i biancorossi avranno di certo un occhio di riguardo per questa partita, perché in caso di vittoria si potrebbero prendere le distanze proprio dal Catanzaro, che, viceversa in caso di sconfitta, potrebbe operare il soprasso. Per evitare quest’ultima opzione, il tecnico lombardo non potrà contare su almeno 6 giocatori, tra indisponibili e squalificati, come Baselli, Jonathan Silva e ovviamente Alejandro (Papu) Gomez.
Se per Andreoletti si tratta della prima gara al Ceravolo da allenatore, così non è invece per il Padova, che ha incrociato i calabresi 29 volte, di cui 25 in cadetteria. L’ultima scontro è avvenuto nella semifinale di serie C del 2022, nella quale ebbero la meglio i biancorossi, che sono avanti negli scontri diretti con 11 vittorie.
Per cercare quindi un successo che in terra calabra manca ormai da 36 anni (0-1 gol di Angelo Di Livio), il Padova farà affidamento verosimilmente su questi 11: Fortin tra i pali, davanti difesa a 3 con Faedo, Sgarbi, Perrotta, centrocampo a 5 con Harder, Fusi, Crisetig, Barreca, Varas e l’attacco formato da Di Maggio e Bortolussi.
Il protagonista
La scorsa stagione l’aveva conclusa come miglior marcatore del Padova con 16 reti, contribuendo alla risalita della squadra in Serie B dopo 7 anni. In questa stagione Mattia Bortolussi si sta dimostrando più che mai un leader, 3 gol in 7 gare disputate, e mai prestazione al di sotto della sufficienza.
Dopo anni difficili l’attaccante anconetano sembra aver trovato la sua dimensione e vorrà mantenere la permanenza in B per dimostrare tutto il suo valore. Dopo la rete trovata contro il Bari, resa vana, dalla sconfitta, l’ex Novara cercherà di ripetersi al Ceravolo, per evitare la seconda sconfitta stagionale e fallire la seconda prova di maturità nel giro di poche settimane.
Il “Ceravolo” sarà il punto d’incontro tra due squadre che cercano una “sliding doors” stagionale, una svolta positiva, per rimettersi sul binario giusto e portare a casa 3 punti che pesano come un macigno.
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