“Quindici giorni lunghi come un’eternità, la piazza divisa in due: chi chiede la testa del mister, chi quella del direttore sportivo e chi invece saggiamente cerca di mantenere un certo equilibrio. Probabilmente la società è stata in contatto con tutte le varie componenti in questi giorni, ma non si può pensare che mister Caserta sia la causa di tutti i mali. È chiaro a tutti che la classifica non è positiva e il gioco altrettanto, ma è evidente che con una vittoria o con qualche episodio diversamente girato si potrebbe parlare di altro. Come ha sottolineato il direttore sportivo Polito durante la conferenza, ci vuole equilibrio di giudizio.
La certezza di questa città al momento è la società, è importante ricordarlo. Si ha una proprietà seria e attenta al bene del Catanzaro, quindi la tifoseria, anche nei momenti difficili, deve aggrapparsi a questa certezza non da poco. Anche se il calcio non è una scienza esatta, avere certezze come queste in piazze così complesse è molto importante.
Ricordiamo sempre che ci sono nobili decadute nel calcio attuale e proprietà estere che investono in luoghi lontani dal nostro amato Sud. Quindi prendiamo atto della situazione difficile, ricordiamo da dove veniamo e evitiamo di ritrovarci in situazioni indesiderate. Abbiamo piena fiducia nella società che saprà sempre fare il meglio per questi splendidi colori. Evitiamo polemiche sterili e facciamo quadrato intorno alla squadra, all’ambiente, portando ancora più entusiasmo durante le partite, prendendo esempio dalla curva Massimo Capraro, impeccabile.
Non facciamo una guerra per individuare colpe inesistenti nel calcio, dove possono verificarsi partenze difficili, gioco non esaltante e tante altre negatività. L’errore più grave è far cadere la tifoseria nella negatività. Godiamoci e teniamo stretta questa Serie B, come nel 2-1 dove la palla è stata spinta dentro dall’incessante tifo del Ceravolo.”
Lascia un commento