Ritorna la Serie B e tornano in campo le aquile. Dopo la sosta per le nazionali, il Catanzaro di mister Caserta sarà protagonista dell’anticipo della nona giornata di campionato, in programma venerdì alle 20:45 allo stadio San Nicola di Bari. Una trasferta che sa di “dentro o fuori” per il tecnico giallorosso, chiamato a invertire la rotta dopo l’ennesimo pareggio stagionale, il 2-2 interno contro il Modena. Ora l’obiettivo è dare una svolta al campionato. Di fronte, però, ci sarà un Bari in salute, che non perde in casa dalla prima giornata contro la Juve Stabia.
L’AVVERSARIO
Il Bari, reduce da una stagione drammatica culminata con la salvezza ai play-out contro la Ternana (battuta 3-0), si presenta rinnovato. L’estate ha portato via il direttore sportivo Polito, accasatosi proprio al Catanzaro, e ha visto l’arrivo di mister Longo in panchina. Dopo un avvio di stagione difficile, con due sconfitte nelle prime due giornate, i biancorossi hanno ritrovato equilibrio: due vittorie e quattro pareggi nelle ultime sei partite hanno ridato fiducia all’ambiente.
Tuttavia, gli ultimi due pareggi contro Cremonese e Cosenza hanno lasciato l’amaro in bocca: in entrambe le occasioni il Bari è andato in vantaggio per poi subire la rimonta negli ultimi minuti. Sul piano tattico, Longo ha scelto di modificare lo schieramento iniziale, passando dal 3-4-2-1 a un più solido 3-5-2, rinforzando il centrocampo e affiancando Falletti e Lasagna in attacco. Nonostante la squadra sembri aver superato le difficoltà dello scorso anno, la sosta potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio per una formazione che stava trovando il suo ritmo.
La sfida di venerdì non sarà solo una prova di forza tra un Bari in salute e un Catanzaro in cerca di riscatto, ma anche un match ricco di ex. Oltre al già citato Polito, spiccano nomi come Andrea Oliveri, passato dal Catanzaro al Bari in estate, e Jacopo Petriccione, oggi numero 10 dei giallorossi, ma con un passato biancorosso nella stagione 2017-18. Anche Marco D’Alessandro, ora al Catanzaro, ha indossato la maglia del Bari nell’ultima stagione in Serie A dei Galletti, nel 2010-2011. Su tutti, però, brilla il nome di Mattia Maita, legato al Catanzaro per cinque stagioni, impreziosite da 142 presenze e dalla fascia da capitano.
IL PROTAGONISTA
Mattia Maita rappresenta un ricordo dolceamaro per i tifosi del Catanzaro. Anni d’amore e battaglie in campo che lo hanno reso simbolo della squadra in Serie C, con la fascia da capitano al braccio, il centrocampista ha poi salutato in corsa per trasferirsi al Bari nel gennaio 2020. Nonostante le difficoltà iniziali, Maita è diventato un punto fermo del centrocampo biancorosso. In questa stagione il messinese è diventato insostituibile nello scacchiere tattico di Longo, che ha trasformato il centrocampo da un modulo a quattro, con Maita e Benali in coppia centrale, a un 3-5-2, dove Maita agisce da mezz’ala. Venerdì sera sarà una partita speciale per lui, vedremo se riuscirà a fare la differenza.
Oltre all’aspetto emotivo, per il Catanzaro questa sfida rappresenta un bivio fondamentale: una vittoria potrebbe dire rinascita, mentre una sconfitta potrebbe aprire la strada a drastici cambiamenti.
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