38 partite di campionato, 3 di play-off e la sfida del primo turno di Coppa Italia. Queste sono le quarantadue occasioni in cui è sceso in campo il Catanzaro in questa stagione.
Un’annata, comunque, molto positiva per la squadra di Fabio Caserta che ha centrato per il secondo anno consecutivo la qualificazione agli spareggi validi per la promozione in Serie A, fermandosi in semifinale contro lo Spezia.
E proprio dalla partita del Picco sperano di poter ripartire sia i tifosi che la società giallorossa che sperano di poter replicare ancora i risultati di questo campionato.
Non si sa ancora se la guida tecnica sarà confermata, ma certamente sul campo i calciatori da cui ripartire sono abbastanza noti.
Ovviamente, su tutti, ci sarà il capitano Pietro Iemmello che è stato tra i più utilizzati da Caserta nella stagione 2024/25. Il numero nove giallorosso, infatti, ha visto il campo in 39 occasioni per un totale di 3402 minuti nel corso dei quali è riuscito a mettere a segno 17 goal.
Soltanto il portiere Mirko Pigliacelli e il difensore Federico Bonini hanno raccolto più presenze in questa rosa, con all’attivo 42 presenze e 3780 minuti in campo l’estremo difensore e 40 con 3529’ l’ex Virtus Entella che ha impreziosito la sua annata con 9 goal; numeri veramente importanti per un difensore.
Più in generale, comunque, se si vanno ad approfondire alcuni dati statistici ci si potrà rendere conto di come l’allenatore Fabio Caserta abbia impiegato quasi sempre gli stessi atleti per tutto l’arco del campionato.
Infatti, tra infortuni e cambiamenti nel corso della sessione invernale di calciomercato, soltanto undici giocatori sono riusciti a collezionare più di 30 presenze in stagione, e si tratta di Scognamillo (38 e 3068’), Petriccione (38 e 2824’), Pittarello (37 e 1590’), Pompetti (37 e 2694’), Biasci (35 e 1762’), Pontisso (35 e 2288’), Brighenti (34 e 2930’), Cassandro (32 e 1996’) oltre ai già citati Iemmello, Bonini e Pigliacelli.
Una gestione che ha permesso al tecnico di Melito di Porto Salvo di conquistare l’accesso ai play-off promozione, ma soprattutto di creare un gruppo con una forte identità e che in qualche modo potesse rendere orgogliosi e soddisfatti i tanti sostenitori delle Aquile.
Ci sono però anche una serie di calciatori che seppur quasi sempre presenti all’interno dei convocati giallorossi, non sono riusciti a ritagliarsi lo spazio che avrebbero immaginato, e si tratta di Demba Seck (18 presenze su 38 convocazioni e 386’ in campo) e Nicolò Buso (18 presenze su 35 convocazioni e 470’ in campo), mentre per altri come Matias Antonini ( 21 presenze su 32 convocazioni e 1454’ in campo), Mattia Compagnon (22 presenze su 28 convocazioni e 1191’ in campo), Marco D’Alessandro (17 presenze su 23 convocazioni e 733’ in campo), Mario Situm (25 presenze su 27 convocazioni e 1620’ in campo), Riccardo Pagano (21 presenze su 33 convocazioni e 1056’ in campo) e Andrea La Mantia (16 presenze su 29 convocazioni e 547’ in campo), i problemi sono stati maggiormente di natura fisica e questo gli ha impedito di essere a disposizione della squadra con continuità.
Infine, c’è un gruppo di giocatori che non ha fatto il percorso per intero nel corso della stagione, come ad esempio Rares Ilie e Giacomo Quagliata, arrivati come rinforzi nella sessione invernale di calciomercato e che hanno saputo diventare praticamente subito degli elementi indispensabili per la squadra, tanto che in metà stagione hanno raccolto, 15 presenze il centrocampista rumeno e 18 l’esterno arrivato in prestito dalla Cremonese, o come Riccardo Turicchia, Andrea Ceresoli e Ilias Koutsupias che hanno deciso di trovare una nuova squadra nel mercato di gennaio.
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